Frank di Donnie Darko è diventato Nicki Minaj

Pills-and-Potions-cover

Nicki Minaj è tornata lasciando la poltrona di giudice ad American Idol dopo soltanto una serie. Serie che la maggior parte delle persone ha guardato per i suoi litigi con Mariah Carey.

Sebbene l’ultimo singolo “Pills N Potions” sia uscito da un mesetto, in Italia non si è ancora sentito troppo. Minaj ha mantenuto un profilo basso, liberandosi da parrucche, abiti fluo e quelle baracconate varie che avevano raggiunto l’apice del trash nel video di “Pound the Alarm”. Un tratto distintivo che la caratterizza dagli esordi, tuttavia, sembra averlo conservato: l’ossessione per il rosa, come avesse ancora 13 anni. Dopo Pink Friday (2010) e Pink Friday: Roman Reloaded (2012), si appresta a far uscire il suo terzo lavoro “The Pink Print”.

L’ultimo singolo, prodotto da Dr. Luke e Cirkut, è una mescolanza ben riuscita fra hip-hop e pop. Sorvolando sul fastidioso ritornello “I still love…” che è troppo lungo e troppo finto, il resto della canzone non è tutto da buttar via. La base della canzone non è male, quel mix di percussioni, campane e trombe conferiscono un qualcosa di solenne ad un testo abbastanza banale che parla d’amore e droga: il connubio più vecchio del mondo.

Tra una pasticca e un drink, in piena depressione amorosa, è riuscita a girare un video che è stato rilasciato poche ore fa. Ecco il video è bruttissimo. Rispettiamo la tendenza low-low-low-budget del momento ma un po’ d’inventiva, diamine! Gli sfondi a tinta unita hanno definitivamente stufato dopo che ne ha abusato anche George Ezra. Il porta pillole con la testa di coniglio invece è graziosissimo e siamo certi diverrà il must-have dell’estate. Una citazione più esplicita a Frank di Donnie Darko sarebbe stata gradita visto il resto del video.

Double Bubble Trouble Video

Finalmente un nuovo video di MIA, questa volta da lei girato e prodotto. A quanto pare non c’è una cosa che non le riesca, dalla musica ai vestiti è stata sempre stilosissima e i video non sono da meno. Dopo un capolavoro come Bad Girls, una clip apparentemente low-budget senza troppe pretese era la mossa giusta. Il messaggio è molto bello: in pratica esprime solidarietà verso le “nuove generazioni” che il Grande Fratello non lo vedranno in tv ma lo vivranno in prima persona, spiati da droni e telecamere “di sicurezza”.

Morale della favola? Non potrete più fumare DMT come lei, senza che le forze dell’ordine o vostra madre lo sappiano. In compenso potrete sfoggiare bellissime armi fluo ottenute da stampanti 3D.

La miglior cover di sempre

Di tutti i partecipanti di talent finiti nel dimenticatoio, Stefano Filipponi è quello che ha trovato il metodo più geniale per tornare a far parlare di sé.

Entrato nella squadra di Mara Maionchi per la quarta edizione di X Factor, Stefano non è arrivato in finale ma è forse l’unico concorrente di cui ancora ci si ricordi. Nonostante i gravi problemi di balbuzie, aveva stupito tutti per la sua capacità di comunicare sul palco. Entrato nel programma come uno dei favoriti perse al televoto contro i Kimera (li ricorderete come i fratelli di Samara di The Ring) in quell’edizione che fu vinta da Nathalie. L’unica cosa che ricordi di quest’ultima era che era roscia e che non mi spiegavo il senso di quell’acca nel nome.

Comunque, parlando di cose serie, la genialità di Stefano Filipponi sta nell’aver interpretato magistralmente “A me piace a Nutella” de Il piccolo Lucio, star di YouTube vittima di due genitori malvagi, che denuncerà per avergli rovinato la vita, non appena sarà maggiorenne. Sì, il mondo è pieno di persone orribili e la brava gente esiste solo sul set di Don Matteo, facciamocene una ragione.
Stefano è riuscito a cogliere la drammaticità di un pezzo agghiacciante di cui l’intera penisola ha riso per mesi – in realtà quando ero in erasmus un ragazzo tedesco mi chiese se conoscessi Il piccolo Lucio e cosa ne pensassi, era lo stesso anno del RubyGate e avrei voluto suicidarmi.
Dal profondo del cuore auguro a Stefano Filipponi di riuscire a riemergere e pregherò perché produca un intero album di sole cover delle canzoni italiane più trash della storia. Possibilmente video diretti sempre da Filip Adrian Dziegielewski.

Spoiler: A questo genere musicale sarà ben presto riservato molto spazio, restate in contatto.

Marilyn Monroe, il “nuovo” singolo di Pharrell Williams

G I R L, il suo nuovo album, lo aveva descritto come un inno alle donne. Non per fare i bacchettoni, però dopo la partecipazione al video sessista di “Blurred Lines” ci si aspettava qualcosa di più di un paio di primi piani su lati-b random e sorrisini ammiccanti. Non basta che le modelle/ballerine siano vestite. Nel testo della canzone dice di preferire sempre la sua ragazza a donne come Marilyn Monroe, Cleopatra e Giovanna D’Arco… sai com’è, sono già morte tutte.
Qualche giorno prima Amanda Lepore aveva postato su Facebook un video della canzone che in realtà era un fermo immagine su di lei, intitolato Pharrell Vs Amanda Lepore. Immaginavo già qualcosa di più ironico e trasgressivo del video ufficiale che invece vanta la collaborazione di… Kelly Osbourne! Ne avevamo davvero bisogno? No, ma lui sì, perché Kelly è “curvy” e così nessuno può accusarlo di aver scelto donne che rientrano in un solo determinato canone.
Di solito tutto quello che tocca Pharrell diventa oro. Sono certo che anche il secondo singolo estratto da Girl arriverà in vetta alle classifiche. Tempo di andare in bagno, fare refresh sulla pagina di Billboard e sarà la nuova numero uno. Una nuova numero uno che di nuovo avrà ben poco considerando che sia le basi, sia i pezzi in falsetto, ricordano vecchie collaborazioni con Justin Timberlake (per chi non ne avesse abbastanza Girl contiene un altro duetto fra i due dal freschissimo titolo “Brand New”).